Il mio reportage sulla Sgarrupata su RepubblicaNapoli.it.

Il mio reportage sulla Sgarrupata su RepubblicaNapoli.it.

Un ringraziamento a Pasquale Raicaldo che condividendo le mie foto aggiunge : 

"Truman Capote, qui, strabuzzò gli occhi. Emozionandosi. E raccontò, ne “I cani abbaiano”, quel sentiero che “corre su rocce vulcaniche che scendono a picco”, indugiando sui “tratti in cui è meglio chiudere gli occhi: sarebbe una caduta spaventosa, e gli scogli sottostanti sembrano dinosauri in letargo”. Sono gli echi letterari di una delle più suggestive baie dell’isola d’Ischia, la Scarrupata, pareti a strapiombo su un mare cristallino: è il premio per chi, partendo dal Santuario di Montevergine, nella frazione baranese del Vatoliere, esplora il versante sud-orientale dell’isola. Arrivando ad ammirare le colorate stratificazioni geologiche, un vero e proprio museo a cielo aperto della storia, turbolenta, dell’isola: tufo e pomici, lapilli e ceneri bianche, rocce trachitiche. E poi quella che Capote definì “una strana spiaggia nascosta chiusa tra gli scogli”, con “l’acqua così chiara che si potevano scorgere le alghe marine e i movimenti guizzanti dei pesci” e “non lontano dalla riva, roccioni piatti e levigati che sembravano zattere natanti”. Suggestioni rimaste intatte negli anni: la baia della Scarrupata, tra punta San Pancrazio e Capo Grosso, impreziosisce uno dei percorsi di trekking più apprezzati dell’isola. Un caleidoscopio di colori e profumi: quelli di ginestre e fichi d’India, per esempio. Il leggero borbottio di piccoli gozzi interrompe, a tratti, il silenzio. Il tempo sembra davvero essersi fermato: Capote la racconterebbe allo stesso modo, oggi."

La Sgarrupata, Il Paradiso selvaggio dell' Isola d' Ischia

E’ sicuramente il cuore selvaggio dell’isola d’ Ischia, con un percorso di una difficoltà estrema, non adatto a tutti. Impervio, duro, da vertigini. Ma stare li è come stare affacciati sul Paradiso…  Ci troviamo nel comune di Barano e il percorso non è che  una "diramazione" (diciamo...) del più famoso sentiero del Santuario, che dal Vatoliere porta fin giù San Pancrazio. Il bivio è segnato da una croce di ferro. Dopo una serie di gradoni si apre uno dei paesaggi più affascinanti dell’isola d’ Ischia. Il percorso, selvaggio, pericoloso e non segnato del tutto, porta fin giù ad una spiaggia di ciottoli (fotografata qualche mese fa), dove c’è un ristorante, La Pace, molto frequentato d’estate dai diportisti.

Ritornando al discorso di prima, quando si è in alto, sopra la baia, davvero ci si trova difronte ad uno spettacolo che solo la natura sa regalare, con le tante sfumature dei colori del mare, che passa dall’azzurro al verde, dal blu al turchese. La vegetazione è molto folta, con tantissimi fichi d' India e ginestre che aggiungono colore al colore. Sicuramente chi vuole raggiungere questa baia lo può fare tranquillamente con un taxi boat. 

Personalmente credo sia un luogo che sa darti una carica interiore unica, ma anche una carica di serenità e pace. Duro da affrontare, ma si resta soddisfatti e carichi, nel rispetto della bellezza della natura. La natura che sa emozionare e che sa farti sognare e probabilmente questo è uno di quei posti adatti a ciò.

Vi propongo una selezione di immagini (difficili da scegliere anche per me), con l’intento di riuscire a farvi capire la dimensione e l’immensità di tanta bellezza.

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La Madonnina di Buttavento

Da Buonopane è facilmente raggiungibile questa Madonnina che dalla collina di Buttavento domina la frazione di Piedimonte. Ma non solo, infatti il panorama che si presenta arriva fino al Vesuvio e all'isola di Capri, mettendo in risalto i colori mediterranei tipici dell'isola d' Ischia. Tra l'altro, la prima domenica di giugno si organizza "la festa della Ginestra". Infatti da Buonopane si parte per arrivare fin sopra dove è ubicata la Madonnina ed una volta giunti a destinazione si festeggia con uno squisito rinfresco.

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Ischia, la neve sull' Epomeo!!

Dopo la sfuriata di vento e gelo con il suo apice nel giorno dell' Epifania, un'abbondante nevicata si è verificata nel tardo pomeriggio di martedì 10 gennaio, tra lo stupore e la meraviglia di tutti. Un evento così clamoroso per l' isola d' Ischia non capita tutti gli anni. La neve "ha attaccato" a terra, ma anche troppo... dato che è gelata a causa delle basse temperature. Situazione che ha portato anche alla chiusura del traffico nel comune montano di Fontana. Il giorno dopo, uno splendido sole e un cielo azzurro hanno caratterizzato la giornata e messo in risalto la neve caduta sull' Epomeo. E da qui la voglia di andare a fare un giro sulla neve Ischitana, un'occasione più unica che rara, da non perdere. Ed è stata davvero tosta salire fin su l' Epomeo, tra strade ghiacciate e accumoli di neve fresca di 30-40 centimetri. Di buon mattino con il mio amico Antonello ci siamo avventurati nella salita da Fontana all' Eremo senza non poche difficoltà, ma ce l'abbiamo fatta. Inutile che mi dilungo, lascio parlare le immagini. Scenari mozzafiatio al limite del fiabesco. Un' avventura che mi resterà dentro, un bellissimo ricordo da conservare. Anche con le immagini, che condivido con voi sul mio blog.

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