mercoledì 17 settembre 2014

Ischia, il Porto

In occasione della ricorrenza dei 160 anni dell'apertura del porto, ho tirato fuori dal mio archivio questo scatto panoramico di qualche anno fa, credo del 2008, che mette ben in risalto la forma circolare con l'apertura nella parte alta. Ovviamente quello che risalta indubbiamente è anche la bellezza del porto, che un tempo era un lago. Subito dopo la foto potete leggere un sunto dei cenni storici che raccontano la creazione del porto, voluta da Ferdinando II di Borbone, tratti dal sito istituzionale del Comune di IschiaQui invece il programma delle manifestazioni organizzate per l'evento.

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Il Porto di Ischia, cenni storici
Nel 1853 Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, seguendo l’esempio di suo nonno Ferdinando IV, si reca a Ischia per soggiornare a palazzo Buonocore, nei pressi dell’antico lago del bagno. 
Il posto gli piace tanto che decide di trascorrervi buona parte del suo tempo libero e per raggiungere più comodamente il palazzo, decide di far predisporre direttamente lì il posto per l’attracco, anziché passare per Ischia Ponte.
L’incarico di trasformare l’antico lago vulcanico in porto viene dato a Luigi Oberty e Domenico Milo, successivamente a Camillo Quaranta. Il progetto prevedeva l’eliminazione della striscia di terra che separava il lago dal mare. I lavori hanno inizio nell’estate del 1853 e coinvolgono buona parte della popolazione, oltre a un gran numero di prigionieri ‘ospiti’ delle carceri del Castello. 
Nel luglio 1854 il real piroscafo Delfino fa il suo ingresso trionfale nel nuovo porto, ma l’inaugurazione ufficiale è a settembre dello stesso anno. I festeggiamenti per il grandioso evento, cui prendono parte la famiglia reale e tutta la popolazione di Ischia, si protraggono per diversi giorni. 
Nell’arco di pochi decenni cambia notevolmente l’immagine della piccola Villa de'Bagni, da luogo delle sorgenti, con vasche a cielo aperto a capitale dell’isola. Nascono nuovi edifici, soprattutto lungo l’arteria principale, corso Vittoria Colonna, mentre piazza Croce diventa il punto di incontro, cuore della vita e delle attività. La Casina Reale conserva il suo nome, ma viene trasformato in stabilimento militare. Tra le diverse misure che negli anni contribuiscono a promuovere ed abbellire il posto, fondamentali sono la costruzione delle Antiche Terme Comunali e l’operazione del botanico di corte Giovanni Gussone che, con le famose pinete, ha riportato il verde sulle vicine zone brulle dell’Arso.
Nel secondo dopoguerra Ischia Porto registra uno sviluppo velocissimo, con grande afflusso turistico attirato soprattutto dalle sue bellezze naturali. (Fonte : Comune di Ischia)

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